L'età Romana nel basso Garda e dintorni - Cosa vedere
Villa Romana di Desenzano del Garda
La villa si affacciava sul lago con moli, attracchi e forse peschiere per l'allevamento ittico. Gli oltre 240 mq di mosaici policromi di pregevole fattura che caratterizzano gli ambienti principali della villa rappresentano scene con amorini vendemmianti o su bighe in corsa, menadi e satiri, animali selvatici, allegorie.
E' possibile che il proprietario fosse Flavius Magnus Decentius, fratello dell'imperatore Magnenzio, da cui l'attuale nome della città
A 7 km dalla Fornace Romana - "Villa Romana di Desenzano d/G"
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Villa Romana “Grotte di Catullo” - Sirmione
All'estremità della penisola di Sirmione, in un'eccezionale posizione panoramica, si conservano i resti della più grande e lussuosa residenza privata dell'Italia settentrionale.
La villa venne costruita in età augustea (ultimi decenni del I secolo a.C.- inizio I secolo d.C) ed abbandonata nel corso del III secolo d. C. Copre un'area complessiva di oltre due ettari; ha pianta di forma rettangolare (m 167 x 105) con due avancorpi sui lati brevi e si sviluppa su tre piani. Il piano residenziale era dotato di un settore termale e di loggiati e terrazze scoperte fino al belvedere proteso sull’acqua.Il settore centrale della residenza era invece occupato da un grande spazio aperto rettangolare di ca. 4000 mq che si ritiene essere stato il vero e proprio giardino, circondato sui lati da un porticato.
A 17 km dalla Fornace Romana - "Grotte di Catullo"
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Villa Romana di Toscolano
La villa apparteneva probabilmente ai Nonii, una delle più importanti e influenti famiglie bresciane. Grazie a un’iscrizione rinvenuta nell’area della villa, è stata attribuita a Marco Nonio Macrino, console nel 154, proconsole d’Asia nel 170-171, legatus e comes dell’imperatore Marco Aurelio.
Disposta parallelamente alla linea di costa, si doveva presentare con una loggia frontale sul lato orientale, quello rivolto verso il lago e con avancorpi sui due lati nord e sud. Costruita nel I secolo d.C., subì interventi e trasformazioni nei secoli successivi sino all’inizio del V secolo d.C., con almeno due fasi di grande rilevanza databili alla prima metà del II secolo e alla prima metà del IV secolo d.C.
Sono stati messi in luce diversi ambienti, fra cui alcuni riferibili al settore termale. Un grande vano, di cui si conservano in alzato le pareti dipinte con pannelli a finto marmo, appartiene alla fase di IV secolo e dimostra ancora in questo periodo la grande ricchezza dell’edificio.A 35 km dalla Fornace Romana - "Villa Romana di Toscolano"
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Fornace romana di via Prima Traversa Spianà - VeronaAntica fornace risalente al I sec. d.C. scoperta nel 1990.
Il ritrovamento di questa ed altre 2 fornaci e di resti di edifici utilizzati per essiccare i mattoni d’argilla, testimoniano la presenza di un antico insediamento industriale romano alle porte di Verona, lungo la Via Postumia.
In un’area di ben 8.600 mq., di cui 1.600 ancora inesplorati.
venivano prodotti mattoni per l’edilizia, tegole ed embrici necessari alla vicina necropoli e per la costruzione degli edifici veronesi.
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Immagini tratte da: www.beniculturali.it © Mibact |