21/04/2024
Inside the elements. Terra, Acqua e Fuoco
Esposizione di arte contemporanea a cura della Galleria ARTantide di Verona
In arrivo a Lonato del Garda l’esposizione di arte contemporanea
INSIDE THE ELEMENTS
Dal 21 aprile al 26 maggio presso le Fornaci Romane
“Inside the Elements. Terra, Acqua e Fuoco” è l’esposizione di arte contemporanea che da domenica 21 aprile fino a domenica 26 maggio verrà ospitata presso l’area archeologica delle Fornaci Romane di Lonato del Garda.
Il progetto artistico, promosso dall’Amministrazione comunale nell’ambito dell’Assessorato alla Cultura, Turismo ed Eventi, guidato dall’Assessore Mariangela Musci, e reso possibile grazie alla fattiva collaborazione con la conservatrice del sito archeologico, la Dott.ssa Elisa Zentilini, è stato ideato e sviluppato dalla Galleria ARTantide di Verona (curatori Sandro Orlandi Stagl e Chiara Franceschini) e coinvolge un gruppo di 10 artisti internazionali (Alberto Salvetti, Marco Bertin, Julia Bornefeld, Luigi Dellatorre, Gianfranco Gentile, Marco Gradi, Matteo Mezzadri, Alessandro Zannier, Afran, Gino Alberti) che si impegna a interpretare i temi cruciali della sostenibilità, del rapporto uomo-ambiente e della consapevolezza attraverso l'arte.
L’esposizione interpreta gli spazi del Museo delle Fornaci romane valorizzando il prestigioso sito archeologico, con l’obiettivo di promuovere progetti a forte responsabilità sociale, realizzati secondo il concetto del site-specific e coerenti con i valori culturali espressi dal Manifesto dell’Arte Etica: “L’Arte Può”.
Le opere esposte selezionate sono state scelte dai curatori appositamente per la loro capacità di generare nuove riflessioni e stimoli culturali, mentre interagiscono con le evidenze archeologiche del sito. Un'affascinante fusione tra passato e presente, che offre un'opportunità unica per avvicinare e coinvolgere le persone, incuriosendole con opere d’arte che suscitano emozioni profonde e che lasciano un’impronta significativa.
I siti archeologici sono testimonianze tangibili del nostro passato, portatori di storie, tradizioni e conoscenze tramandate attraverso le generazioni. Ci offrono un collegamento diretto con le civiltà e le culture che ci hanno preceduto, consentendoci di esplorare e comprendere le sfide, i successi e le esperienze umane che hanno plasmato il mondo in cui viviamo oggi. D'altra parte, l'arte contemporanea riflette le questioni, le idee e le visioni del mondo del nostro tempo: gli artisti contemporanei scelti dalla galleria ARTantide per questa esposizione si confrontano con le sfide e le questioni attuali, esplorando nuove prospettive e offrendo interpretazioni originali della realtà che ci circonda. Esprimono le loro visioni attraverso una vasta gamma di media e linguaggi artistici, incoraggiando la riflessione critica e la discussione su tematiche di rilevanza sociale, politica, ambientale e culturale.
Quando questi due mondi apparentemente lontani e diversi si incontrano, si crea un dialogo dinamico, nuovo e stimolante che va oltre la semplice esposizione di opere d'arte: l'interazione tra opere contemporanee e contesto archeologico offre nuove prospettive su entrambi, sottolineando le connessioni e le discontinuità tra passato e presente. Le opere d'arte contemporanea possono stimolare la nostra immaginazione e la nostra sensibilità, offrendo interpretazioni creative delle testimonianze materiali del passato e suggerendo nuove modalità di interpretazione e comprensione. Attraverso l'arte, i visitatori possono essere incoraggiati a riflettere sul valore della memoria storica e sull'importanza di preservare e proteggere i luoghi e le testimonianze del passato per le generazioni future. Questo connubio tra passato e presente ci invita a esplorare le connessioni tra le esperienze umane attraverso il tempo e lo spazio, arricchendo il nostro senso di identità e appartenenza a una comunità globale in continuo mutamento.
Gli spazi espositivi dell’area archeologica delle Fornaci Romane sono stati trasformati grazie ad un lavoro minuzioso, interdisciplinare, delicato e concepito ad hoc, che vedrà lo spettatore protagonista di una vera e propria esperienza emotiva in grado di generare potenti suggestioni.
Particolare attenzione all’aspetto spettacolare, per coinvolgere un pubblico eterogeneo, di ogni età, curando la didattica e fornendo chiavi di lettura per meglio comprendere il senso di ciascuna opera/installazione.
Presso la sede comunale e in Biblioteca, sono già esposte due opere come anticipazione di ciò che potremo osservare più da vicino a partire da domenica 21 aprile: sulla scalinata del Municipio è esposto uno dei cinghiali di Alberto Salvetti il quale, dopo averli presentati alla Biennale Internazionale di Curitiba, porta a Lonato del Garda un'opera che punta a sensibilizzare sulla tragedia della deforestazione della foresta amazzonica e più in generale sulla distruzione degli ecosistemi piaga di questi anni; presso la Biblioteca comunale, luogo per eccellenza deputato allo sviluppo del senso critico, verranno posizionati dei Funghi (artista AFRAN) come metafora della proliferazione incontrollata delle fake news: con quest’opera l'artista auspica che possa fare riflettere sull'importanza di coltivare e sviluppare il senso critico, l'unico antidoto per smascherare le notizie false.
“Un esperimento inedito quello della nostra Città, che non porta semplicemente l’arte contemporanea in un’area archeologica, ma tenta un complesso processo di contaminazione reale tra sito antico e arte contemporanea attraverso un dialogo sottile che prende vita da tematiche ancora vive e attuali e che offre l’occasione di riflettere sul ruolo di Museo/Sito archeologico come catalizzatore di riflessioni, confronti e visioni del mondo, apportando così nuovi stimoli culturali: il “museo” non rappresenta un’istituzione chiusa in sé stessa, ma un mondo attivo e aperto alle interazioni con la comunità. Il museo, quindi come contenitore di conoscenza e testimone del passato, deve rivolgersi al futuro e svolgere il ruolo faro per le nuove generazioni offrendo loro l'opportunità di crescere, imparare e diventare cittadini consapevoli del mondo che li circonda. Si tratta di una naturale evoluzione che trasforma il museo in luogo di contaminazione, scambio e arricchimento” sottolinea la conservatrice del sito archeologico, Dott.ssa Elisa Zentilini.
“Lonato arte etica e sostenibilità sarà un’esperienza coinvolgente che invita il pubblico a riflettere e a connettersi con il mondo che lo circonda” – sottolinea l’Assessore alla Cultura, Turismo ed Eventi, Mariangela Musci. – “Un’occasione per promuovere l’arte contemporanea e allo stesso tempo per sensibilizzare il pubblico circa l’impatto che le nostre azioni quotidiane hanno sull’ambiente. Uno spunto di riflessione sulla necessità di ricercare un equilibrio sostenibile nel binomio progresso-tutela dell’ambiente. Con il progetto, pertanto, ci si propone di incuriosire il pubblico attraverso opere d’arte che possano suscitare emozioni profonde e lasciare un’impronta significativa”.
“Le Fornaci Romane sono un vero e proprio fiore all’occhiello del patrimonio culturale del nostro territorio. Il nostro impegno, come Amministrazione, è sempre stato quello di porre l’accento sulla valorizzazione dei siti e luoghi di storia e cultura, per incentivare lonatesi e non a visitarli per conoscere le origini della Città e del suo assetto. Quale esempio migliore se non l’area archeologica delle Fornaci proprio per conoscere il passato, attraverso l’esposizione di opere che ci parlano anche di attualità e soprattutto di futuro. Solo comprendendo le nostre origini e riflettendo sull’impatto che le nostre azioni hanno sulla realtà, è possibile trarre spunto per formulare nuove prospettive per le generazioni a venire”. Aggiunge anche il Sindaco della Città, Roberto Tardani.
L’inaugurazione dell’esposizione è in programma proprio domenica 21 aprile 2024 alle ore 11:00 presso l’area archeologica delle Fornaci Romane di Lonato del Garda e la mostra sarà visitabile fino al giorno 26 maggio 2024, secondo gli orari di apertura del sito.
ARTantide Gallery e il Movimento Arte Etica
ARTantide Gallery fonda nel 2016 il Movimento Arte Etica, un progetto fluido dove la Responsabilità Sociale dell'arte è il filo conduttore che unisce artisti e idee anche molto diverse fra loro, con la volontà di essere protagonisti del cambiamento attraverso il proprio lavoro di artisti e di intellettuali. Le intenzioni del Movimento, che oggi conta dodici artisti internazionali, e di chi ne fa parte sono trascritte in tredici manifesti etici redatti e sottoscritti dagli artisti in base al loro impegno nella società per mezzo dell’arte.La Galleria ARTantide di Verona è attiva nel settore dell’arte contemporanea da più di vent’anni e lavora a fianco del movimento Arte Etica dalla sua costituzione. L’impegno che il Movimento artistico intende svolgere è quello di: “cambiare il pianeta e migliorare il mondo con l’arte e la cultura”. Da sette anni a questa parte La Galleria ARTantide si è messa in gioco a favore del movimento organizzando diverse mostre in Italia e all’estero portando il Movimento Arte Etica e i suoi artisti in tutto il mondo.Gli artisti presenti con le loro opere:
- Alessandro Zannier: artista visivo e musicista che negli ultimi anni ha concentrato il suo lavoro sul fenomeno dell’ Entanglement cioè sulla complessità degli intrecci delle relazioni umane nel mondo;
- Alberto Salvetti: scultore impegnato su un tema spinoso ma cruciale, quello della convivenza fra uomo e natura selvatica;
- Luigi Dellatorre: lavora sul concetto di mappa e di territorio e lo fa utilizzando le cuciture sulla tela (spesso di jeans) con la bellissima metafora di Cucire il Mondo (titolo del suo manifesto etico);
- Gianfranco Gentile: tocca il tema dell’inquinamento usando come “tela” il cartone da imballaggio riciclato, come esempio virtuoso del riuso di un materiale affascinante;
- Matteo Mezzadri: il suo lavoro si riflette sulle relazioni umane e sui conflitti che colpiscono le nostre comunità fin dall’antichità, usando come soggetti opere d’arte classica che ci fanno riflettere sulle conseguenze negative delle guerre di ogni genere sulla cultura.
- Julia Bornefeld: indaga l’ambivalenza dei rapporti umani, invita a riflettere sulla transitorietà della nostra esistenza e sull'importanza di nutrire e preservare la nostra sfera emotiva e spirituale, così come facciamo con il nostro ambiente fisico.
- Marco Bertin: aspira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della distruzione della cultura perpetrata dalle guerre, conseguenze indirette delle economie consumistiche, che portano spesso al ratto, alla dispersione o, peggio ancora, alla distruzione di opere d’arte, impedendo ai posteri l’accesso al loro passato.
- Afran: intende usare la metafora del fungo per stigmatizzare le fake news, vera e propria minaccia contemporanea. Recuperare consapevolezza, sia umanistica e sia scientifica, è una fatica improrogabile, che ci protegge però da chi vuole orientarci per interesse.
- Marco Gradi: si concentra sull’andamento contraddittorio del progresso, e sulle relative conseguenze sull’ambiente.
- Gino Alberti: riflette sulla responsabilità nel preservare questo minuscolo scrigno (paragonato all'immensità dell'universo) sia per rispetto delle forze che lo hanno creato, sia perché è l'unico luogo dell'universo dove siamo in grado di sopravvivere e, rispettandolo, anche di prosperare.
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